Ambiente

Natalità e fertilità in calo: meno bimbi, perché?

Natalità

Il calo delle nascite è un fatto che si riscontra in tutte le Nazioni avanzate, industrializzate mentre nei Paesi meno ricchi la natalità è decisamente più alta. Se la povertà dovesse essere la causa della natalità ridotta dovrebbe essere il contrario.

Invecchiamento della popolazione

Non c’è dubbio che nei Paesi occidentali l’età media delle popolazione stia aumentando. I progressi della medicina consentono un deciso aumento dell’aspettativa di vita.

Basta guardare la differenza rispetto ad alcune decine di anni fa e la situazione odierna: un tempo a 65 – 70 anni si era vecchi, l’ora della fine vita era vicina mentre oggi sono numerosi i centenari che una volta erano rari, a 80 anni si è ancora arzilli, vitali.

Parimenti sono in incremento i casi di malattie degenerative del sistema nervoso, l’Alzheimer, il Parkinson, condizioni che spesso richiedono il ricovero in Istituti degli anziani colpiti da queste malattie che non possono essere assistiti in casa.

Questo comporta anche dei costi sociali, di cura, anche parzialmente a carico dei familiari. Parallelamente nascono sempre meno bambini per cause diverse.

Il calo della natalità

Nella media mondiale in circa 70 anni la natalità si è quasi dimezzata. Questo risulta da studi fatti basandosi sui dati demografici in 91 Paesi in tutto il mondo. Da questo risulta che il numero delle nascite non riesce a compensare i decessi.

Gli effetti sono un calo degli abitanti dei Paesi presi in considerazione ma soprattutto un aumento dei costi sociali e un minore introito per lo Stato, elementi che non possono che portare ad una minore disponibilità di risorse per il funzionamento dello Stato stesso e quindi per la qualità della vita.

Se, per assurdo, non nascessero più bambini, chi lavorerà a fronte del ritiro dal lavoro degli anziani? Da dove uscirebbero le tasse per il funzionamento dei servizi, da dove risulterebbero i contributi previdenziali?

Non siamo a questi estremi, per fortuna ma la tendenza è comunque questa, preoccupante. Nonostante questo, la popolazione mondiale, nello stesso periodo, è passata da 2,6 miliardi di persone a 7,6 miliardi del 2017.

Differenze geografiche

Sembrerebbero, questi, dati contraddittori ma non è così: l’allungamento dell’aspettativa di vita ha portato ad un incremento della popolazione mondiale anche con un calo delle nascite ma si riscontrano elementi di difformità geografica.

La media di figli nel 1950 era di 4,7 per donna, nel 2017 è sceso a 2,4. Nei Paesi Europei ma anche a Singapore, Stati Uniti, Corea del Sud, Australia, la media di figli per donna è inferiore a 2 e le statistiche dicono che quando la natalità si riduce al di sotto della soglia di 2,1 per donna la popolazione diminuisce.

Per contro in molti Paesi non industrializzati il tasso di natalità è molto alto, come ad esempio in Niger dova la media di figli è di 7,1 per donna.

Le Variabili

Sulla natalità incidono più fattori: intanto la volontarietà dovuta principalmente alle risorse economiche delle famiglie che non si sentono di mettere al mondo dei figli a fronte di difficoltà economiche.

In secondo luogo la ancora poca attenzione al sostegno alla natalità; se una famiglia deve vedere, laddove esiste la possibilità, entrambi i genitori lavorare, i figli devono essere messi all’asilo nido o affidati ad una Baby Sitter con costi notevoli.

Se dallo stipendio si deve togliere una notevole cifra per collocare il bambino, la famiglia rischia di entrare in difficoltà economica ma esiste anche un altro problema oltre alla volontarietà nella rinuncia ai figli.

L’infertilità in aumento

E’ in drammatico aumento l’infertilità sia femminile che maschile. In Italia nel 2017 sono state registrate nascite solo del 7.6 per mille, una media di 1,34 figli per donna e molte di queste nascite sono in famiglie di migranti.

La fertilità si è ridotta drasticamente, per gli uomini si parla di un dimezzamento degli spermatozoi e sono estremamente i casi di impotenza, in costante incremento.

Sotto accusa in riferimento alla fertilità, maschile e femminile, lo stile di vita, l’alimentazione e l’inquinamento, oltre allo Stress. Sotto accusa anche l’abitudine di fumare e il consumo di Alcool, soprattutto nei giovani nei quali queste cattive abitudini provocano danni che portano all’infertilità in età adulta.